Premio Rotary Puccini ricerca

Il Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca è bandito a cadenza biennale dal Rotary Club e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, d’intesa col Centro studi Giacomo Puccini.

Il concorso, al quale partecipano studiosi di qualsiasi nazionalità, seleziona il miglior progetto per uno studio da svolgersi nell’arco di due anni e da concludersi con la realizzazione di una monografia, che può essere pubblicata nelle collane del Centro.

Scopi del Premio sono l’ampliamento della ricerca e il reclutamento di nuove leve fra gli studiosi pucciniani. Il Premio consiste in una somma di € 10.000, corrisposta a lavoro ultimato.

edizione 2006

Commissione giudicatrice: Vittorio Armani, Virgilio Bernardoni, Gabriella Biagi Ravenni, Julian Budden, Giovanni Cattani, Massimo Fino, Gaetano Giani Luporini, Michele Girardi

Progetto premiato:
Riccardo Pecci, Puccini, il ‘principe reale’, e Catalani, il ‘pertichino’. Consonanze e dissonanze di due lucchesi alla corte di Verdi

Il progetto si propone di illustrare le carriere parallele di Alfredo Catalani e di Giacomo Puccini attraverso i riscontri analitici sul piano della drammaturgia delle opere (La Wally per Catalani, Le Villi e Edgar di Puccini) e i confronti istituiti nella letteratura critica coeva, in particolare nei periodici di Lucca, città natale e di formazione musicale di entrambi. Pecci si propone in tal modo di ricostruire anche una parte significativa della storia di un tipo particolare di personaggio femminile (la cosiddetta “vergine alpina”) che connette al precedente di Wally un’opera della piena maturità pucciniana come La fanciulla del West.

Pubblicazioni correlate

Riccardo Pecci Puccini e Catalani. Il principe reale, il pertichino e l’«eredità del Wagner»
Centro studi Giacomo Puccini. Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, vol. 1

Firenze, Leo S. Olschki,

2013

edizione 2008

Commissione giudicatrice: Vittorio Armani, Virgilio Bernardoni, Gabriella Biagi Ravenni, Giovanni Cattani, Massimo Fino, Gaetano Giani Luporini, Michele Girardi, Arthur Groos

Progetto premiato:
Arman SchwartzPuccini’s Soundscapes: Geography and Modernity in Italian Opera

Il progetto di Arman Schwartz studia le variegate forme dell’interesse di Puccini per il paesaggio sonoro: le campane in Tosca, la cornetta dell’automobile e la sirena nel Tabarro; la creazione di sfere sonore della lontananza in Madama ButterflyLa fanciulla del West Turandot; la gestione spaziale delle sonorità di voci e strumenti sulle scene e dietro lo scene. Schwartz si propone di affrontare in modo sistematico la modernità di Puccini e i legami con il futurismo italiano esaminando l’interesse del musicista per la fisicità del suono e di riflettere sul dibattito contemporaneo sull’analisi e il controllo dei fenomeni acustici.

Pubblicazioni correlate

Arman Schwartz Puccini’s Soundscapes. Realism and Modernity in Italian Opera
Centro studi Giacomo Puccini. Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, vol. 2

Firenze, Leo S. Olschki,

2016

edizione 2010

Commissione giudicatrice: Virgilio Bernardoni, Gabriella Biagi Ravenni, Maido Castiglioni, Giovanni Cattani, Massimo Fino, Gaetano Giani Luporini, Michele Girardi, Arthur Groos

Progetto premiato:
Suzanne ScherrTempo in the Operatic Works of Giacomo Puccini

Il progetto intende affrontare con sistematicità la questione dell’uso del tempo in tutta la produzione pucciniana, analizzando le partiture autografe e le fonti a stampa e intrecciando l’analisi con l’esplorazione dei carteggi pucciniani nella loro completezza, delle registrazioni storiche delle opere pucciniane, con particolare riferimento alle registrazioni dirette da Arturo Toscannini e alle partiture utilizzate del celebre direttore d’orchestra, ricche di annotazioni spesso tracciate in occasione di allestimenti a cui era presente Giacomo Puccini.

Progetti segnalati:
Matteo GiuggioliRicezione e traduzione audiovisiva del melodramma pucciniano: Madama Butterfly in film
Vincenzina OttomanoIl monologo come strategia narrativa: Giacomo Puccini e l’estetica del dramma moderno

edizione 2014

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Federico Fornoni è il vincitore della quarta edizione del Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca 2014 con il progetto dal titolo:
Scene di seduzione nell’opera italiana del secondo ottocento: da Rigoletto a Madama Butterfly.

La commissione, composta da Arthur Groos (Presidente), Gabriella Biagi Ravenni, Virgilio Bernardoni, Michele Girardi, Raffaele Domenici, Vittorio Armani, Simone Soldati, Gaetano Giani Luporini, dopo una comparazione tra i progetti ritenuti meritevoli di considerazione, ha ritenuto all’unanimità di premiare il progetto di Fornoni.

Il progetto presentato affronta il tema della seduzione e i suoi cambiamenti nella produzione operistica italiana nel periodo che va dalla trilogia di Verdi (RigolettoTrovatoreTraviata) a Madama Butterfly di Puccini. Il tema della seduzione è un elemento costante della drammaturgia pucciniana, dai primi titoli fino a Turandot, e lo studio delle soluzioni praticate da Puccini sarà messo in rapporto con la tradizione musicale che lo ha preceduto e inserito nel contesto della produzione internazionale a lui contemporanea.

La commissione ha preso atto con soddisfazione del numero elevato di progetti pervenuti (22 in tutto, il numero più alto in assoluto), dell’internazionalità dei partecipanti, dell’alto livello di molti dei progetti e della diversità degli approcci proposti.

La commissione all’unanimità ha segnalato come meritevoli di menzione speciale i progetti di:
Manfred GiampietroCol baglior d’una pupilla. Giacomo Puccini e la forza delle immagini
Daniela Tortora, Puccini e la poetica degli stati d’animo: la svolta ‘futurista’ del Trittico

Federico Fornoni ha conseguito nel 2008 il Dottorato di Ricerca in Musicologia presso il Dipartimento di Scienze Musicologiche e Paleografico-Filologiche presso l’Università degli studi di Pavia (sede di Cremona) con una tesi dottorale intitolata: Strutture temporali nel teatro donizettiano: a proposito di «Marino Faliero», «L’assedio di Calais» e «Poliuto». In precedenza si era laureato in Musicologia nel medesimo ateneo con una tesi dal titolo Il Donizetti serio ‘francese’.
Attualmente insegna Storia della musica all’Istituto Superiore di Studi Musicali «G. Paisiello» di Taranto, è coordinatore artistico di Musicom.it, casa di produzione musicale di Milano, ed è corresponsabile del settore Ricerca, Didattica e Editoria della Fondazione Donizetti di Bergamo.
Nel 2006 ha ottenuto un assegno di ricerca presso l’Università di Berna, dal 2004 al 2009 ha collaborato, in qualità di archivista, con l’Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti.
Ha partecipato a convegni internazionali e ha pubblicato numerosi saggi in miscellanee, atti di convegno, collane, periodici e programmi di sala.

Pubblicazioni correlate

Federico Fornoni L’opera a luci rosse. Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento
Centro studi Giacomo Puccini. Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, vol. 3

Firenze, Leo S. Olschki,

2022

edizione 2016

La commissione del Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, riunitasi il 5 giugno 2016, ha ritenuto di non assegnare il premio.

edizione 2021

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Matteo Giuggioli è il vincitore della sesta edizione del Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca 2021 con il progetto dal titolo: «Questo è il bacio di Tosca!». La rappresentazione della violenza nelle opere di Giacomo Puccini.

La commissione, composta da Arthur Groos (Presidente), Vittorio Armani, Virgilio Bernardoni, Gabriella Ravenni, Michele Girardi, Carlo Lazzarini, Liban Varetti, Gianpaolo Mazzoli, dopo una comparazione tra i progetti ritenuti meritevoli di considerazione, ha ritenuto di premiare il progetto di Giuggioli.

Il vincitore è stato annunciato mercoledì 22 dicembre, 163° anno dalla nascita di Giacomo Puccini, dal vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Raffaele Domenici, dal vice presidente del Rotary club Lucca Vittorio Armani, dal presidente del Centro studi Giacomo Puccini Gabriella Biagi Ravenni.

Matteo Giuggioli ha conseguito il dottorato di ricerca in musicologia e scienze filologiche nell’Università di Pavia (Cremona) con una dissertazione dedicata a forma, stile, espressione nei quintetti per archi di Luigi Boccherini. Già attivo nelle università di Tours, Zurigo e Francoforte sul Meno, attualmente è assegnista di ricerca nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara. Le sue pubblicazioni vertono prevalentemente sulla musica strumentale italiana ed europea tra Settecento e primo Ottocento e sulla musica per film. È direttore di «Boccherini Online», rivista musicologica del Centro studi Luigi Boccherini di Lucca e condirettore del «Bollettino del Centro rossiniano di studi». È tra i curatori del terzo tomo dell’Epistolario di Puccini (Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini).

La celebre esclamazione che Tosca pronuncia nel pugnalare Scarpia, richiamata nell’apertura del titolo di questo progetto di ricerca, è uno dei momenti, nell’ambito del melodramma pucciniano, in cui la presenza della violenza è particolarmente scoperta. Questo progetto di ricerca si propone di esaminare in modo approfondito e ad ampio raggio la rappresentazione di azioni violente e di atteggiamenti violenti nelle opere di Puccini, ravvisando nel tema della violenza un elemento, per quanto problematico, di rilievo nel mondo dei melodrammi pucciniani, il cui approfondimento è utile ad arricchire e consolidare la comprensione di quel mondo. Questo però solo a patto che tale principio venga adeguatamente contestualizzato e interpretato, attraverso una rigorosa indagine storico-critica che sappia coordinarsi e cogliere nessi essenziali tra storia del melodramma, storia della letteratura e delle arti e storia delle idee. Se focalizzato appropriatamente, il tema della violenza, così come emerge attraverso le forme della rappresentazione operistica nel melodramma pucciniano, potrà inoltre rivelarsi una delle chiavi per andare al cuore dell’approccio di Puccini, attraverso le sue opere, alle istanze della modernità, un percorso, quest’ultimo, originale e di assoluto valore estetico, storico e culturale.

La commissione ha preso atto con soddisfazione del numero elevato di progetti pervenuti (22 in tutto), dell’internazionalità dei partecipanti, dell’alto livello di molti dei progetti e della diversità degli approcci proposti.
Arthur Groos, socio fondatore e membro del Comitato scientifico del Centro studi come presidente della commissione, ringrazia il Rotary Club di Lucca per aver riattivato il Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca: «Per me, l’unico straniero in questa commissione, ci sono due motivi per ringraziare. Il primo è personale: mio padre fu per decenni membro del Club Rotary della California del Sud, che ha sempre offerto borse di studio a studenti promettenti (una volta fui anch’io fra di loro). Il secondo è più importante. Ci sono tanti Lucchesi nel mondo, e ci sono milioni di Pucciniani. Con questo premio il Rotary Club offre un segno prezioso dell’importanza della musica italiana per la cultura mondiale».

La commissione all’unanimità ha segnalato come meritevoli di menzione speciale i progetti:
Federica Marsico L’incontro di due talenti teatrali: Puccini nella lente di Bussotti
Naomi Matsumoto ‘Japan and Madama Butterfly: Translating Cultures’.

Edizione 2024

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Il Rotary Club di Lucca e il Centro studi Giacomo Puccini, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, bandiscono il «Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca», da assegnarsi a una/o studiosa/o che intenda svolgere ricerche di argomento pucciniano.
Le ricerche dovranno concludersi con la presentazione di uno studio monografico inedito.
Le domande devono pervenire entro il 15 novembre 2024.