Inno a Diana

per canto e pianoforte
versi di Carlo Abeniacar

Anno di composizione
1897
Autografo

New Haven, Yale University Music Library

Edizioni

«Sant’Uberto», numero-strenna illustrato, 1898

Michael Kaye, The Unknown Puccini, New York and Oxford, Oxford University Press, 1987, pp. 75-78

Giacomo Puccini, Canti, a cura di Riccardo Pecci, Stuttgart, Carus Verlag, 2010 (n. ed. CV 5.301), pp. 50-53

Inno a Diana
Gloria a te, se a le notti silenti
offri, o Cinzia, i bei raggi all’amor,
gloria a te, se ai meriggi cocenti
tempri, o Diana, dei forti il valor.

Sui tuoi baldi e fedeli seguaci
veglia sempre con l’occhio divin;
tu li guida alle imprese più audaci,
li sorreggi nell’aspro cammin.

Dalle vette dell’Alpe nevose
fino ai lidi del siculo mar;
per i campi e le selve più ombrose,
dove amavi le fiere incontrar;

sovra i laghi, ove baciano l’onda
le corolle di candidi fior,
giunga a te, come un’eco gioconda,
questo fervido canto d’amor!

(Carlo Abeniacar)