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“La Bohème”: mutabile ed immutabile

Seminario in occasione della prima dell’opera al Teatro Bolshoj

23 luglio 2018

Mosca, Sala degli Specchi dell’Istituto Statale di Storia dell’Arte

Intervento di Michele Girardi “La bohème, un’opera materialista”
Conferenza in occasione della prima dell’opera al Teatro Bolshoj
Relatori:
Michele Girardi (Italia)
Tatjana Belova e Olesja Bobrik (Russia)
Moderatrice del seminario: Anna Vinogradova
Moderatrici della tavola rotonda: Tatjana Belova e Olesja Bobrik

Organizzatori del seminario:
l’Istituto Statale di Storia dell’Arte, il Teatro Bolshoj, l’Ambasciata d’Italia a Mosca, l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca
Quali sono state le prime messe in scena de “La Bohème” in Italia e in Russia?
Come apparivano sulla scena, come si immedesimavano nei personaggi i protagonisti delle prime, e, ancora, come era eseguita la musica di Puccini delle prime incisioni?
Come era percepita la vita dei poeti e degli artisti del Quartiere Latino da parte del pubblico teatrale fin de siècle a Torino, Milano, Londra, New York, Mosca, San Pietroburgo, Odessa?
Come sono cambiati i protagonisti della bohème artistica francese sui palcoscenici dei teatri sovietici?
Come è cambiata l’interpretazione della musica di Puccini dal 1896 ad oggi?
Quali nuovi significati sono contenuti nelle interpretazioni della regia de “La Bohème” degli ultimi decenni?
Il seminario, dedicato alla prossima prima de “La Bohème” al Teatro Bolshoj fornirà le risposte a queste domande. Ad esso prenderanno parte il professore dell’Università di Venezia, autore di diverse monografie sulla figura di Puccini, Michele Girardi, il docente del Conservatorio di Mosca, collaboratore dell’Istituto Statale d’Arte e dell’Archivio della biblioteca musicale del Teatro Bolshoj, Olesja Bobrik, e la direttrice della sezione letteraria e editoriale del Teatro Bolshoj, Tatjana Belova. Seguirà una tavola rotonda, alla quale saranno invitati i partecipanti allo spettacolo “La Bohème” al Bolshoj, giornalisti e critici musicali.

Michele Girardi insegna nel Dipartimento di filosofia e beni culturali dell’Università di Venezia. La sua opera più rappresentativa è Giacomo Puccini. L’arte internazionale di un musicista italiano (Venezia, Marsilio, 1995, 20002, premio «Massimo Mila»). Specialista dei secoli XIX e XX, e in particolare di teatro musicale fin de siècle. Ha curato la serie di numeri monografici «La Fenice prima dell’opera» (2002-2015), ed è socio fondatore, membro del comitato scientifico del Centro studi GIACOMO PUCCINI di Lucca (1996) e curatore di «Studi pucciniani». Ha collaborato e collabora coi maggiori teatri del mondo, e alcune fra le più importanti istituzioni musicologiche negli U.S.A., in Francia, Germania, Svizzera e Taiwan.